VASTO:Sporcizia, scritte sui mosaici, degrado: le terme romane sono abbandonate
VASTO - Una passeggiata archeologica dalla balconata di via Adriatica fino alle terme romane. L'avevano annunciata tre anni fa. Nel 2010, riscoprire i resti più interessanti dell'antica Histonium, la Vasto dell'epoca romana, è praticamente impossibile, perché le terme sono abbandonate e i reperti sottostanti la balconata di via Adriatica si possono vedere solo dall'alto. La passerella creata per guardarli da vicino non ha una ringhiera. Ma il peggio arriva entrando nelle terme.
In piena estate, cancello sbarrato, ma il fotoreporter Nicola Cinquina è riuscito a scattare ugualmente le foto che parlano dell'abbandono.
Del percorso archeologico da concludere tra i mosaici delle piscine romane non c'è traccia. Sui ponteggi bisogna fare lo slalom in mezzo alla sporcizia e ai rifiuti. Per i turisti la zona è off-limits, ma non per chi scavalca la recinzione e scrive col pennarello sui mosaici o bivacca, lasciando a terra carte, lattine e bottiglie.
Il tempo si è fermato. Non perché sembra di rivivere nell'antica Histonium ma, più semplicemente, perché le condizioni dei mosaici sono pessime: uno dei più belli è ricoperto da una macchia rossastra e umida, altri testimoniano di lavori iniziati e mai portati a termine, con pietre sparse qua e là e mai riordinate. Resti di impalcature appoggiate ai bordi delle antiche vasche significano che il provvisorio è divenuto definitivo. Almeno fino a quando non ci si ricorderà di quel progetto annunciato e mai portato a termine. "La competenza è della Soprintendenza ai beni archeologici d'Abruzzo", mette le mani avanti il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. "Anch'io sono preoccupato e sto cercando di capire meglio cosa sia successo".
Intanto, l'estate 2010 è andata.
In piena estate, cancello sbarrato, ma il fotoreporter Nicola Cinquina è riuscito a scattare ugualmente le foto che parlano dell'abbandono.
Del percorso archeologico da concludere tra i mosaici delle piscine romane non c'è traccia. Sui ponteggi bisogna fare lo slalom in mezzo alla sporcizia e ai rifiuti. Per i turisti la zona è off-limits, ma non per chi scavalca la recinzione e scrive col pennarello sui mosaici o bivacca, lasciando a terra carte, lattine e bottiglie.
Il tempo si è fermato. Non perché sembra di rivivere nell'antica Histonium ma, più semplicemente, perché le condizioni dei mosaici sono pessime: uno dei più belli è ricoperto da una macchia rossastra e umida, altri testimoniano di lavori iniziati e mai portati a termine, con pietre sparse qua e là e mai riordinate. Resti di impalcature appoggiate ai bordi delle antiche vasche significano che il provvisorio è divenuto definitivo. Almeno fino a quando non ci si ricorderà di quel progetto annunciato e mai portato a termine. "La competenza è della Soprintendenza ai beni archeologici d'Abruzzo", mette le mani avanti il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. "Anch'io sono preoccupato e sto cercando di capire meglio cosa sia successo".
Intanto, l'estate 2010 è andata.
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