domenica 24 settembre 2017

Premio Nazionale Histonium



                      Premio Nazionale Histonium XXXII edizione



Si è svolta il 23 settembre 2017, presso l'Aula Magna del Polo Liceale
"R. Mattioli" di Vasto, istituto diretto dalla prof.ssa Maria Grazia Angelini,
alla presenza di personalità del mondo politico e culturale delle varie regioni  d'Italia, la cerimonia della XXXII Edizione del Premio Nazionale Histonium.

L'associazione Vigili del Fuoco in congedo di Vasto ritira l'Attestato di benemerenza per l'impegno profuso nel promuovere e tramandare sul territorio eventi e iniziative culturali.
LA SOLIDARIETÀ NON VA IN VACANZA
Si è svolto sabato 23 settembre 2017 dalle ore 18,30 a
Piazza Brigata Maiella a Vasto, dietro il Teatro Rossetti,un
evento veramente speciale.  Un  momento di festa per parlare della storia, delle tradizioni e della riqualificazione della piazza, per parlare anche di solidarietà e condivisione.
Con la regia di Patrizia Corvino e la sceneggiatura di Rosaria Spagnuolo, i ragazzi della Comunità C.E.C Papa Giovanni XXIII di San Lorenzo interpreteranno brevi monologhi per
raccontare la storia del pezzo di muro medioevale presente nella piazza. Dal Medioevo fino all'800 in quello che oggi è il parcheggio, c'era il chiostro del convento di Santo Spirito.
Una storia di monaci, di preghiera, ma anche di incendi, di riconversione dei luoghi.
L'evento è organizzato da tre associazioni di volontariato di Vasto:
la Ricoclaun, il Buco nel Tetto e i Vigili del Fuoco in congedo, insieme per il progetto "La Solidarietà non va in vacanza: l'unione fa la forza a fare bene", che con la
collaborazione del Centro Servizi del Volontariato di Chieti e il finanziamento della Tercas di Teramo, ha reso
possibile quest'estate una serie di attività per i ragazzi della Comunità C.E.C.
Papa Giovanni XXIII di San Lorenzo: dai laboratori di cake therapy con il maestro Antonio Argentieri, di cucina con Antonella Di Lello, di laboratori artistici con Ilaria Barbuto, il corso di teatro con la regista Patrizia Corvino, la riqualificazione della piazza Brigata Maiella con Antonio Ottaviano, le aiuole della piazza sono state impiantate di rosmarino, carrubo, corbezzolo, mirto,melograno, visciola, sorbo, lentisco, alloro, teocrium, juniperus, azzeruolo, limone, olivo e rose, per dare nuova vita alla piazza, che sarà custodita dall'associazione Vigili del Fuoco in Congedo.
Inoltre è stato svolto un reportage fotografico sulle attività svolte dai ragazzi del CEC e messe in mostra alla
piazza, il racconto fotografico è stato eseguito dal fotoillustratore Federico Dessardo anche socio volontario dei VVF in congedo.
I presidenti Rosaria Spagnuolo della Ricoclaun, Luciana Salvatorelli del "Buco nel tetto" e Antonio Ottaviano dei Vigili del Fuoco in Congedo,
 tre associazioni di volontariato di Vasto che non hanno niente in comune se non la tenacia e la determinazione che li contraddistingue nelle loro attività specifiche, sono estremamente soddisfatti della sinergia e condivisione veramente speciale che si è creata con questo progetto, che ha cercato di dare una nuova riqualificazione professionale al gruppo di ragazzi ex detenuti della Comunità di San Lorenzo, coinvolgendo le risorse del territorio, perché "l'unione fa la forza a fare bene".

martedì 12 settembre 2017

Un manualetto di Don Romeo Rucci ritrovato

 

I cattolici e lo Stato italiano. Il 1922 e quel «Manualetto» devozionale di don Romeo Rucci

di Luigi Murolo

 

Ringrazio l’amico Remo Petrocelli per avermi segnalato l’esistenza di questo libretto devozionale pubblicato nel 1922 dall’allora parroco di S. Pietro R. R. (vale a dire, Romeo Rucci. Nome siglato, in quanto il sacerdote non si reputa autore, ma ordinatore e curatore  dei materiali di fede e pietà religiosa in esso raccolti).  Il «manualetto» – come viene definito – sembrerebbe rinviare al solo uso cultuale relativo all’inaugurazione della Cappella del Sacro Cuore (12 marzo 1922) voluta e realizzata dal canonico. Ho usato il condizionale per una ragione. Dietro questa scelta si coglie la forte natura ideologica che tale devozione assume in ambito cattolico (non dimentichiamo che, l’anno precedente [1921], padre Agostino Gemelli fonda a Milano la stessa Università cattolica intitolata al Sacro Cuore). E cioè la sottomissione dello stato alla chiesa che il pontefice Leone XIII aveva rivendicato con la lettera enciclica Annum sacrum del 25 maggio 1899:

 

romeo
Il frontespizio del Manualetto redatto dal sac.  R(omeo) R(ucci)

 

[…] Questa universale e solenne testimonianza di onore e di pietà è pienamente dovuta a Gesù Cristo proprio perché re e signore di tutte le cose. La sua autorità infatti non si estende solo ai popoli che professano la fede cattolica e a coloro che, validamente battezzati, appartengono di diritto alla chiesa (anche se errori dottrinali li tengono lontani da essa o dissensi hanno infranto i vincoli della carità), ma abbraccia anche tutti coloro che sono privi della fede cristiana. […] Questa universale e solenne testimonianza di onore e di pietà è pienamente dovuta a Gesù Cristo proprio perché re e signore di tutte le cose. La sua autorità infatti non si estende solo ai popoli che professano la fede cattolica e a coloro che, validamente battezzati, appartengono di diritto alla chiesa (anche se errori dottrinali li tengono lontani da essa o dissensi hanno infranto i vincoli della carità), ma abbraccia anche tutti coloro che sono privi della fede cristiana. Ecco perché tutta l’umanità è realmente sotto il potere di Gesù Cristo. Infatti colui che è il Figlio unigenito del Padre e ha in comune con lui la stessa natura, “irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza” (Eb 1,3), ha necessariamente tutto in comune con il Padre e quindi il pieno potere su tutte le cose. Questa è la ragione perché il Figlio di Dio, per bocca del profeta, può affermare: “Sono stato costituito sovrano su Sion, suo monte santo. Il Signore mi ha detto: Tu sei mio Figlio; io oggi ti ho generato. Chiedi a me e ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra” (Sal 2,6-8). Con queste parole egli dichiara di aver ricevuto da Dio il potere non solo su tutta la chiesa, raffigurata in Sion, ma anche su tutto il resto della terra, fin dove si estendono i suoi confini. Il fondamento poi di questo potere universale è chiaramente espresso in quelle parole: “Tu sei mio Figlio”. Per il fatto stesso di essere il figlio del re di tutte le cose, è anche erede del suo potere universale. Per questo il salmista continua con le parole: “Ti darò in possesso le genti”. Simili a queste sono le parole dell’apostolo Paolo: “L’ha costituito erede di tutte le cose”(Eb 1,2). […] Ma ciò avverrà solo se tutti gli uomini riconosceranno liberamente il potere di Cristo e a lui si sottometteranno […].

 

La consacrazione dell’umanità al “Sacro Cuore” rivendica il pieno potere temporale (e in tutte le sue implicazioni geopolitiche) della Chiesa sul mondo. Quella temporalità che l’ingresso dei bersaglieri a Roma il 20 settembre 1870 aveva spezzato e che vedeva la stessa Legge delle guarentigie (13 maggio 1871) fermamente respinta da Pio IX. Non solo. Ma il “Sacro Cuore” di Leone XIII veniva a concretizzare in forma religiosa e devozionale ciò che la Ubi nos di Pio IX  (15 maggio 1871) aveva confermato sul piano dei rapporti politico-statuali. E cioè, che il potere spirituale non poteva essere considerato disgiuntamente da quello temporale.

Di grande interesse storico, dunque, il «manualetto» per anime pie curato da don Romeo Rucci. Si presenta come la testimonianza più eloquente del modo in cui, sul versante locale, i parroci si sforzino di educare i laici alla pratica della confessionalità attiva. Della chiesa che si fa stato e che occupa i gangli della stessa cultura con l’istituzione di una propria università (la Cattolica, per l’appunto) destinata alla formazione del laicato. Di quel «qualcosa», cioè, che, di lì a poco (11 febbraio 1929), tra pedagogia e azione, sarebbe riuscito a produrre quei Patti lateranensi restauratori della temporalità ecclesiastica. Del resto, non era stato forse Benedetto XV – pontefice tra il 1914 e il 1922 – a abrogare nel 1919 il non expedit e a favorire la nascita del Partito popolare?

Non vi sono dubbi. Il “Sacro Cuore” di don Romeo era pienamente inscritto in questa tradizione.