domenica 7 maggio 2017

Incontri letterari (Cristina di Belgioioso)



L'incontro letterario del 6-05-2017 ha visto protagoniste due scrittrici del secondo ottocento: Cristina Trivulzio di Belgioioso e Evelina Cattermole, meglio conosciuta come Contessa Lara,molto note ai loro tempi ma, oggi, quasi del tutto dimenticate. Tra i brani letti alla Torre, due hanno riscosso particolare interesse e li riproponiamo per un maggiore approfondimento:
Cristina di Belgioioso
Vita intima e vita nomade in Oriente 1855
Distruggo forse qualche illusione parlando con così poco rispetto degli harem. Abbiamo letto descrizioni degli harem nelle Mille e una notte e in altri racconti orientali; ci è stato detto che in questi luoghi
abitano la bellezza e gli amo      Quanto siamo lontani dal vero!
Immaginate muri anneriti e screpolati, soffitti in legno con crepe qua e là e coperti di polvere e di tele di ragno, sofà strappati e unti, cortine a brandelli, tracce di candela e di olio ovunque, lo che entravo per la prima volta in questi affascinanti ritiri, ne ero sgradevolmente colpita; ma le padrone di casa non se ne accorgevano.
La loro persona è conforme al resto. Poiché gli specchi sono molto rari in questo paese, le donne si mettono addosso a casaccio orpelli di cui non possono apprezzare l'effetto bizzarro. Appuntano molte spille di diamanti e pietre preziose su fazzoletti di cotone stampato che avvolgono intorno alla testa. Non c'è niente di meno curato dei loro capelli, e solo le grandi dame che hanno abitato nella capitale hanno dei pettini. Quanto al fard multicolore di cui fanno un uso smodato, possono regolarne la distribuzione solo aiutandosi reciprocamente con i loro consigli, e poiché le donne che abitano la stessa casa sono altrettante rivali, incoraggiano volentieri le une con le altre le più grottesche colorazioni del viso. Si mettono del vermiglio sulle labbra, del rosso sulle guance, sul naso, sulla fronte e sul mento, del bianco a casaccio e come riempitivo, del blu intorno agli occhi e sotto il naso. Ancora più strano è il modo in cui si tingono le sopracciglia. Probabilmente è stato detto loro che, per essere bello, il sopracciglio deve formare un grande arco, ed esse ne hanno concluso che l'arco sarebbe stato tanto più ammirevole, quanto più fosse stato grande, senza chiedersi se il posto di quest'arco non fosse stato irrevocabilmente determinato dalla natura. Così, destinano alle sopracciglia tutto lo spazio esistente da una tempi all'altra, e dipingono sulla fronte due archi immensi che partono dalla radice del naso e se ne vanno ciascuno dalla propria parte sino alla tempia. Ci sono belle ragazze eccentriche che preferiscono la linea diritta a quella curva, e che si tracciano una grande riga nera attraverso la fronte, ma questi sono casi rari.
a cura di Liana Mirabella

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